Si parla tanto del “counseling” soprattutto quando si discute dei confini tra ciò che è psicologico e quello che non lo è. Le riviste scientifiche ci possono dare molte indicazioni interessanti.
Da quel momento il counseling è stato fortemente influenzato dallo sviluppo delle tecniche psicometriche e dei differenti movimenti psicoterapeutici (Super, 1955; Watkins, 1983). In particolare, lo sviluppo della disciplina era anche incoraggiato da una serie di importanti influenze contemporanee come il movimento per l’orientamento professionale, il movimento per l’igiene mentale, la psicometria e lo studio delle differenze individuali e, in particolare, la pubblicazioni e la divulgazione dello psicologo Carl Rogers (1942).
Nel 1951 negli Stati Uniti nasce la DCOP, cioè la Divisione di consulenza e orientamento, divisione che assumerà diversi nomi con diverse accentuazioni come ‘personale’, ‘professionale’, ‘guida’ e infine, oggi è nota come divisione 17 della American Psychological Association (APA) – Society of Counseling Psychology.
Nel Regno Unito inizialmente il counseling era indipendente dalla psicologia, ma nel 1979 il BPS Working Party on Counselling iniziò a fare ricerche sulla relazione tra counseling e psicologia. Inoltre, da parte di molti all’interno della BPS vi era una crescente preoccupazione che il couseling si sviluppasse indipendentemente dalla psicologia. Così, la British Psychological Society istituiva nel 1982 la sezione “counselling” che nel 1994 diventava la divisione BPS – Counselling Psychology, ancora esistente.
Attualmente la definizione di counseling varia nella forma ma non nel contenuto dell’attività. Le definizioni maggiormente autorevoli derivano da quei paesi nei quali è nato il counseling e dai quali abbiamo importato il termine anglofono “counseling”: la Gran Bretagna e gli Stati uniti d’America.
La prima definizione del counseling è della divisione 17 dell’ APA (American Psychological Association).
Per l’APA il counseling è “una specialità all’interno della psicologia professionale che mantiene un focus sulla facilitazione del funzionamento personale e interpersonale, lungo tutto l’arco della vita. La specialità pone particolare attenzione alle preoccupazioni emotive, educative, relativi alla salute, sociali, professionali, di sviluppo, e organizzative”.
Anche nel Regno Unito il counselling “è una branca della psicologia professionale applicata. Ha le sue origini nel Regno Unito all’interno del movimento umanistico influenzato sia dal counseling psicologico degli Stati Uniti e dalla psicoterapia europea, sia dalla scienza psicologica (cognitiva, dello sviluppo e sociale). I Counsellor psicologi lavorano con gli individui in una varietà di contesti: dai servizi di salute mentale con malati gravi e persistenti fino a coloro i quali si sentono messi in discussione dagli eventi di vita e che si sforzano di adattarsi a questi cambiamenti. L’attenzione si concentra nel lavorare con una impostazione psicologica individuale adattata alle difficoltà di un singolo individuo per migliorarne il benessere e il funzionamento psicologico. II Counselor psicologo mentre comprende il significato delle diagnosi e il contesto medico dei problemi di salute mentale, e lavora contemporaneamente con l’unicità dell’esperienza psicologica soggettiva dell’individuo per potenziarne il recupero”.
Infatti, da quel che emerge dai vari articoli scientifici, la formazione al counseling richiede, oltre a un coinvolgimento personale, inteso come base per un’intensa esperienza di sé, l’avvio o consolidamento dei confini di sé con l’altro e lo sviluppo della capacità di auto-riflessiva (Grimmer & Tribù, 2001).
Sicuramente, la base del counseling è individuabile all’interno delle teorie di riferimento dei differenti orientamenti psicoterapeutici. Attualmente, nei paesi anglosassoni, le teorie psicologiche/psicoterapeutiche che hanno influito maggiormente sono quelle cognitivo-comportamentali e quelle esperienziali-umanistiche (Heesacker 2000).
In pratica, il counseling aiuta le persone a sperimentarsi fisicamente, emotivamente e cognitivamente per migliorare il proprio benessere, alleviare disagi e disadattamenti, e superare momenti di crisi.
Lopez et al. (2006), revisionado più di mille articoli campionati sulle 4 principali riviste scientifiche di counseling, hanno ben dimostrato come il counseling lavori in ambito psicologico positivo ponendo l’accento sul miglioramento e gli esiti positivi della propria vita.
Evidenziano così tre caratteristiche distintive:
Mick Cooper (2009), esaminando una serie di testi fondamentali di sul counseling (British Psychological Society Qualifications Office, 2008; Gillon, 2007; Orlans & Van Scoyoc, 2009; Woolfe, 1996), ha individuato sei caratteristiche fondamentali:
In pratica, il counseling pone l’accento sul potenziale dell’individuo, individuando i punti di forza e le modalità migliori per farli emergere. Questo viene effettuato basandosi principalmente su teorie di derivazione psicoterapeutica e utilizzando gli “strumenti psicologici” che impattano sui costrutti psicologici come l’autostima, l’autoefficacia, la consapevolezza del sé ecc., cioè tutti quei costrutti sul funzionamento “interno”, mentale (cioè psichico) dell’individuo e che sono stati inventati, costruiti, teorizzati e studiati dalle discipline psicologiche.
Grimmer, A., & Tribe, R. (2001). Counselling psychologists’ perceptions of the impact of mandatory personal therapy on professional development: An exploratory study. Counselling Psychology Quarterly, 14, 287–301. doi:10.1080/09515070110101469
HeesackerM2000 Counseling Psychology: Theories. In: Kazdin A E (ed.) Encyclopedia of Psychology. American Psychological Association, Washington, DC.
Lopez S. J., Magyar-Moe J.L., Petersen S. E., Ryder J. A.,. Krieshok T. S., Koetting O’Byrne K., Lichtenberg J. W. (2006) Counseling Psychology’s Focus on Positive Aspects of Human Functioning THE COUNSELING PSYCHOLOGIST, Vol. 34 No. 2, 205-227
Rogers, C. (1942). Counseling and psychotherapy. New York, NY: Houghton Mifflin.
Super, D. E. (1955). Transition: From vocational guidance to counseling psychology. Journal of Counseling Psychology, 2, 3-9.
Watkins, C. E. (1983). Counseling psychology versus clinical psychology: Further explorations on a theme or once more around the “identity” maypole with gusto. The Counseling Psychologist, 11, 76-92.